scuola primaria piavon di oderzo
L’approccio alla progettazione definitiva della scuola di Piavon si riferisce direttamente al progetto preliminare elaborato dall’amministrazione comunale recependo l’impostazione planivolumetrica che nasce da valutazioni tecnico compositive descritte nella relazione illustrativa facente parte integrante del bando.
Il frangisole, indicato in fase preliminare, è stato studiato e progettato come elemento caratterizzante del progetto, è stato studiato un modulo che si ripete e riprende la ripartizione forometrica del prospetto retrostante, la modularità permette di dare ordine alla facciata e allo stesso tempo ne semplifica la fabbricazione.
Il colore è neutro e ben si armonizza alla muratura retrostante, non risultando invasivo né predominante, le doghe sono rastremate dove meno utili per la protezione solare ed eliminate nelle partizioni relativa all’uscita dalle aule, questo ne determina la leggerezza e una lettura diretta della composizione del prospetto in muratura.
L’impianto ruota attorno ad un salone centrale polifunzionale, il quale potrà diventare una vera e propria “Sala della Comunità”. Tale spazio chiuso sui quattro lati, riceverà una luce zenitale sia diretta che indiretta, in modo da definire un ambiente confortevole e accogliente e fortemente caratterizzante.
Sarà proprio attorno a questo ambiente che si svolgeranno tutte le attività, sul suo perimetro sono definiti dei percorsi disegnati a terra, come dei fili che andranno a cucire gli ambienti dello spazio servente con lo spazio servito.
Lo spazio sarà privo di ogni struttura che possa interferire con il suo spirito unitario, permettendo ogni tipo di attività sia scolastica che a servizio della comunità della frazione di Piavon.
L’eliminazione infatti dei pilastri previsti da progetto preliminare permette maggiore flessibilità, tale ambiente potrà essere temporaneamente suddiviso per particolari esigenze, mostre, recite ma anche conferenze e incontri per i genitori e in generale per tutta la comunità, dove l’ampia superficie potrà essere sfruttata senza elementi di disturbo visivo.
fotografie: Dario Camilotto